RACCOLTI SCARSI

Caro Marcello, sono felice che tu abbia tanto apprezzato il mio olio, ma non potrò offrirtene ancora, perchè quello della raccolta 2013 dovrà bastarmi anche per il prossimo anno. Temo che le piante quest’anno siano in grado di produrre poco o nulla. Un ragnetto si è insediato su gran parte degli ulivi. Non solo sui miei, ma su quelli dei miei vicini e dei vicini dei vicini. Una calamità: per colpa sua i rami sono quasi privi di foglie, quelle che ci sono hanno degli occhiolini neri e i fiori sono pochi. Ormai siamo a fine maggio e se non ci sono i fiori, non ci saranno neanche i frutti. Al mio grande ciliegio è andata peggio, per colpa del maltempo, faceva freddo e sono spuntati pochi fiori e quando spuntava il frutto è arrivata la grandine. Ieri ho mangiato qualche ciliegia, ma sono davvero pochissime, ahimè. Difficile fare una correlazione diretta con i cambiamenti climatici, ma di certo è stata un’annata pessima per molte coltivazioni. Anche molte piante del giardino soffrono per l’eccesso d’acqua e il ristagno idrico. Parliamo però di quanto di bello offre la mia Umbria in questo periodo, a iniziare dal torrente qui sotto, la Chiona, gonfio d’acqua come poche volte. Ieri sera rientrando a casa ho visto una civetta e poi, calato il buio, l’orto era pieno di lucciole, che spettacolo! In una rara giornata di sole, infine, ho dovuto fermarmi con la macchina per non investire un serpente, un biacco, che attraversava. Occupava metà carreggiata tanto era lungo. Quanto innocuo, va detto. Le ginestre e i cisti viola in fiore, infine, offrono uno spettacolo straordinario per chi sale sul Subasio in questi giorni. Affrettatevi, non dura a lungo!

18 maggio 2014 – Perugia

18 maggio 2014
Perugia
VIA DEI PRIORI
Presentazione del libro “L’Italia Diversa. L’ambientalismo nel nostro Paese: storia, risultati e nuove prospettive”

A PERUGIA L’ITALIA DIVERSA

Dire no alla cementificazione del territorio. Questa secondo me la priorità in questo momento e credo vadano sostenuti tutti i candidati alle prossime elezioni che mettono chiaramente quest’obiettivo nel loro programma.
Come Urbano Barelli, già presidente di Italia Nostra Perugia, che ho conosciuto quando ha collaborato al mio libro “L’Italia Diversa“. Sarà un piacere presentare il libro con lui a Perugia, dove è candidato sindaco di due liste civiche.
Ecco i dettagli: DOMENICA 18 MAGGIO 2014 ORE 18.00 in Via Dei Priori n.13 presso la Sede del Comitato elettorale delle Liste Civiche per Urbano Barelli Sindaco
Presentazione del libro “L’Italia Diversa. L’ambientalismo nel nostro Paese: storia, risultati e nuove prospettive”, ed. Gribaudo,  a cura di Gabriele Salari.
Con il contributo, fra gli altri, di Urbano Barelli, già Vice Presidente nazionale di Italia Nostra onlus, Franco Iseppi presidente del Touring Club Italiano, Fulco Pratesi presidente onorario del WWF, Giulia Maria Grazia Mozzoni Crespi, Presidente onorario del FAI, Alessandra Mottola Molfino, Presidente nazionale Italia Nostra onlus.

Ne parlano:
Gabriele Salari,  giornalista ambientale e autore de “L’Italia Diversa”.
Urbano Barelli, Presidente e candidato Sindaco delle Liste CreA Perugia e Rinasce Perugia .
Anna Rita Guarducci, Architetto ambientalista.
Lauro Ciurnelli, ambientalista.

“L’Italia “degli italiani a tempo pieno” resiste. Senza clamori. È un’Italia ancora da salvare, certo. Fatta di paradossi: perché nel Paese con la maggiore diversità di paesaggi in rapporto all’estensione del territorio, questa parola, “paesaggio”, spesso resta un concetto astratto. Basta ripercorrere gli ultimi 35 anni per accorgersene, dal disastro di Seveso del ’76, quando dallo stabilimento chimico di Meda fuoriuscirono tremila chili di veleni. E poi l’orrore dell’amianto, il petrolchimico di Augusta, in Sicilia, fino alla catastrofe che scuote l’Europa e il mondo: il disastro nucleare di Chernobyl. Il libro mostra – anche – per immagini gli scempi ambientali che hanno sfregiato il nostro Paese. Ma non è una fotografia pessimista, quella che viene fuori: perché sono tante, le storie di chi ce l’ha fatta, a fare la differenza. Il lavoro tenace delle tante associazioni ambientaliste, che hanno contributo alla progressiva crescita di una radicata cultura ecologica nel nostro Paese, non fa notizia.  Ecco, dunque, la missione del libro: raccontare quanto di buono si è fatto e si fa per la natura. Dando voce ai veri protagonisti di questa battaglia”.

TRA SANTI, LECCI E POETI

Tra santi, lecci e poeti. Il sottotitolo del mio libro “Diario Umbro” diceva così “un anno sul monte Subasio tra santi, lecci e poeti”. E così, Romina e io, possiamo descrivere la bella festa con parenti e amici di domenica scorsa a Collepino. Abbiamo voluto festeggiare il nostro matrimonio, celebrato a Roma il 1 marzo con tre distinti e significativi momenti. Prima la messa all’Eremo di San Sivestro, suggestiva chiesa del secolo XI, immersa in un querceto. Un’atmosfera calda, una partecipazione straordinaria di tutti, seduti sulle panche in cerchio nella chiesa che ha appena qualche icona e qualche residuo di affresco sulla nuda pietra. Il parroco Don Diego è stato fantastico e anche chi è più lontano dalla fede ha partecipato con tutto il cuore. Avevamo due nuovi santi da ricordare, i due Papi che venivano canonizzati quel giorno. E quanto alle poesie, zio Gino, fratello di mio nonno, ne ha letta una commosso, in cui si dice tra l’altro “che la vostra famiglia cresca forte come una quercia”. Un’altra bella poesia, di Gibran, ci è stata donata e la abbiamo appesa al Circolo San Silvestro, dove poi abbiamo pranzato con porchetta e prodotti del Forno Buccili, genuini e molto apprezzati. Prodotti a chilometro zero consumati su piatti e bicchieri di plastica biodegradabile, perché un “eco matrimonio” è anche questo.
Infine, abbiamo piantato un bel leccio nell’area verde di Collepino vicino ai giochi, mentre un un grande melograno che ci è stato donato verrà presto messo a dimora in giardino. Quante simbologie in questi alberi, quanti doni legati alla natura e alla poesia e all’arte abbiamo ricevuto, grazie a tutti!

LA POLITICA COME SERVIZIO

 

Gigi lo conosco bene, siamo della stessa parrocchia, intesa come luogo che frequentiamo la domenica. Non siamo della stessa parrocchia politicamente. Quello che ha raccontato pochi giorni fa in un articolo su “Il Corriere della Sera” mi ha colpito e ve lo propongo integralmente. Davvero esemplare il “doppio lavoro” dell’ex assessore, sapersi mettere in gioco e accettare un lavoro umile. Ė la dimostrazione – e ce n’è bisogno visto il populismo che ci attanaglia – che fare politica onestamente non porta ad arricchirsi personalmente. Anzi, ci si rimette. Riportare al centro la politica con la P maiuscola, quella che è servizio alla comunità, passione e senso civico, è una sfida che ci riguarda tutti, di ogni schieramento politico. Ottimo anche il servizio su LE JENE.

N COME NATURA? A UN TERZO DEL PREZZO

Ormai le tentano tutte per rivitalizzare il mercato editoriale. Un po’ come per pelati e sottaceti basta aspettare il momento giusto e il libro che desiderate lo pagate un terzo in meno!
La casa editrice Editoriale Scienza, che pubblica bellissimi libri per ragazzi, offre per un mese, a partire da domani, l’intero catalogo al 25% di sconto.
Ci sono tanti libri da non perdere. Segnalo quelli su Darwin di Luca Novelli o ancora la biografia di Jane Goodall, la famosa primatologa che oggi compie 80 anni, opera di Cristiana Pulcinelli. Last but not least, il mio “N come Natura”, un titolo disponibile anche in e-book ma personalmente lo consiglio nel formato cartaceo!

ITALIA-COSTA RICA-ITALIA

L’acqua è potabile al 100% in tutto il Paese. La raccolta differenziata è diffusa ovunque anche nei posti più remoti, ho visto con i miei occhi centri di riciclaggio della plastica. Il turismo è una risorsa su cui il Paese punta molto così come la tutela del patrimonio naturale. Che dite, potrebbe essere la fotografia dell’Italia? Forse, se il nostro Paese si impegnasse sì, ma tra acqua all’arsenico e crolli a Pompei, che raccoglie un decimo dei turisti che potrebbe ricevere, direi di no.
Il paese di cui parlo è il Costa Rica, dove sono appena stato in viaggio di nozze. Un paese che mantiene le promesse, degno della fame che si è meritato. Il sistema dei parchi nazionali funziona, la natura è davvero tutelata e i soldi vengono investiti in questo settore, così come nelle scuole che si incontrano in continuazione. Certo, non è un Eden sulla Terra e i problemi non mancano, dalle crescenti superfici di monocolture ad ananas e palma da olio ai bananeti con le forti irrorazioni di prodotti chimici. Ho visto gli aerei che effettuano i trattamenti in volo e secondo molti la causa della perdita di gran parte della barriera corallina e della scomparsa dei lamantini che fino a pochi anni fa si vedevano al Tortuguero sarebbe questa. Torno in Italia comunque con la foresta negli occhi e nel cuore, il verso delle scimmie urlatrici che ti svegliano all’alba, quello dei tucani chiassosi e colorati, il profumo delle mandorle che cadono a terra col vento e il dolce dormire del bradipo che incontri ovunque.

TRA 5 GIORNI MI ECO-SPOSO!

Siamo al rush finale della pedalata, annunciata un mese fa con questa immagine, Romina ed io in bicicletta vestiti da sposi. Tra una settimana esatta ci sposiamo! E sarà un matrimonio eco (oltre che cristiano). Rispetto al disegno non mi vedrete con un abito blu ma
sempre con un abito che si può usare in altre occasioni formali, per dire anche in questo no allo spreco. Non saremo in bicicletta, ma su una berlina elettrica al 100%, la Fluence Z.E. della Renault.
Questo è l’anno europeo contro lo spreco alimentare e quindi niente riso all’uscita degli sposi ma coriandoli (è anche sabato grasso Infatti…) niente mangiate spropositate che fanno male alla salute e al pianeta, con grandi quantità di cibo che finiscono nel cassonetto, ma un pranzo con menù biologico e a chilometri zero in un agriturismo non troppo lontano dalla chiesa.
No allo spreco anche dei fiori, in chiesa solo piante che resteranno ad addobbarla.
E il giorno prima del matrimonio festa con madre Terra piantando un ulivo nel parco sotto casa sottratto alla speculazione edilizia e gestito da Legambiente. E poi tante altre attenzioni, dalle partecipazioni on line o stampate su carta FSC alle piantine
aromatiche come centrotavola che ogni ospite porterà a casa, provenienti da un vicino vivaio, ai sacchetti di lavanda raccolta dagli sposi nel giardino di Collepino e da loro insacchettata. Ecco le bomboniere, ecco un tentativo di sobrietà. Senza dimenticare l’Umbria (dove si svolgerà una festa campestre in tarda primavera), da dove viene il pane cotto a legna del Molino Buccilli, uno degli ultimi mulini ad acqua dell’Umbria, portato all’altare. E l’olio, quello dei “piantoni” Salari, frutto del lavoro di raccolta di parenti e amici. E infine il viaggio di nozze. La meta, il Costa Rica, è il paese che ha fatto della tutela dell’ambiente e della pace (non ha esercito) la propria bandiera ed ospita una delle più ricche biodiversità del Pianeta.

BRUNO IL VIAGGIATORE

Difficile salutare un libraio che se ne va. Tante volte abbiamo parlato della chiusura di piccole librerie indipendenti, ma questa volta è proprio lui il libraio, Bruno Boschin, a lasciare questa terra. La sua “Libreria del Viaggiatore” a Roma conteneva in appena cinquanta metri quadri un tesoro di libri di viaggi e lui ne era sempre alla ricerca. Insieme a “L’Argonauta” è l’unica libreria di Roma che io sappia dove una copia di “Diario Umbro” non manca mai. Ci siamo fatti ricche conversazioni, ho incontrato amici da lui per caso o per scelta, insomma un bel punto di riferimento e una bella persona. Arrivederci Bruno!

ALBANIA, MORATORIA SULLA CACCIA

In Italia il movimento conservazionista ha proposto per anni di istituire una moratoria alla caccia di tre anni per permettere alla fauna di riprendersi. Non è mai stata presa in considerazione. E ora è il governo albanese che ha proposto una moratoria di due anni per l’attività di caccia. “E’ un provvedimento drastico, ma indispensabile, per poter fermare l’ulteriore perdita della fauna selvatica, già ad un suo minimo storico, a causa di una caccia non controllata”, spiega il ministro dell’Ambiente Lefter Koka. Secondo i dati del ministero, il numero di almeno tre particolari specie locali, quali la lepre, la volpe e la quaglia di montagna, sarebbe paurosamente ridotte di oltre 50 per cento negli ultimi 10 anni. Un altro problema viene considerato il mancato rispetto delle regole da parte dei cacciatori albanesi, circa 75 mila, ai quali vanno aggiunti oltre 11 mila di cacciatori stranieri, dei quali la maggioranza sono italiani. La proposta del ministero e’ stata inserita nell’agenda delle prossime tre settimane del parlamento albanese.
Ma forse i cacciatori italiani sono più disciplinati? Non credo, gli abbattimenti di specie protette sono una triste realtà e se sono diminuiti gli episodi è perché è calato il numero dei cacciatori, sia per un fisiologico cambio generazionale che per la crisi economica che fa calare attività voluttuarie e dispendiose come la caccia.

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