MORIRE DI AMIANTO

Domani, 28 aprile, è la giornata nazionale delle vittime dell’amianto. Avevo scritto su Famiglia Cristiana del maxi-processo per le morti causate dall’esposizione all’amianto negli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone. La sentenza potrebbe essere pronunciata tra un anno, nella primavera del 2012.
Così ha detto il procuratore capo di Gorizia, Caterina Ajello, che a un anno dalla prima udienza dibattimentale ha tracciato un bilancio del procedimento, che vede imputate 47 persone (dirigenti che si sono succeduti nell’amministrazione e direzione del cantiere) con l’accusa di omicidio colposo o lesioni colpose aggravate ai danni dei lavoratori.
Le parti offese sono al momento 87, ma la magistratura goriziana indaga su altri 299 casi legati a malattie professionali (mesoteliomi, tumori polmonari, asbestosi) contratte a causa dell’esposizione alla fibra-killer nei cantieri navali.
Nel corso delle trenta udienze svolte finora sono stati esaminati duecento testimoni tra lavoratori dei cantieri e familiari: per completare la fase dibattimentale ne restano da ascoltare altri duecentocinquanta.

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