QUANDO I LIBRI VANNO A RUBA

Nei negozi sono oggetto di furto gli oggetti più strani, dai fermacapelli alle decorazioni, dai biscotti ai cuscini. Molto meno piacevole è che qualcuno rubi dei libri. Ricordo un noto scrittore che confessò di aver sottratto da giovane un volume in libreria perché non aveva i soldi per comprarlo.
Eppure esistono le biblioteche, anzi quello è uno dei servizi che meglio funziona a Roma, con una rete capillare che aspetta solo di essere scoperta. Tante anche le biblioteche specializzate in ambiente, da quella del Parco del Pineto a quella del Wwf, intitolata a Pierlorenzo Florio, che nell’associazione del Panda fondò il Settore Traffic che si occupa di commercio di animali in estinzione. Una persona splendida a cui devo molto dei miei esordi giornalistici su questi temi.
Tornando ai libri che vanno a ruba, scrivo questo perché oggi la libreria “L’Argonauta” mi ha segnalato che hanno rubato una copia di Diario Umbro. Avrei preferito regalare il libro a questa persona e magari scrivergli anche una bella dedica!
Alla “Libreria del Viaggiatore” è andata meglio, le due copie che avevano in vendita da un paio si mesi sono state vendute a qualcuno che cercava letteratura di viaggio sull’Umbria.

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