GLI INVISIBILI

Estate, tempo di incontri. Passeggiando al crepuscolo in Umbria rischi di incontrare un cinghiale o una lepre, mentre se fai una passeggiata sotto casa a Roma l’esercito degli invisibili. Iniziando dal cassonetto sotto casa, chi è che lo avrà svuotato in cerca di qualcosa di recuperabile lasciando tutto a marcire all’aria? Proseguendo la passeggiata, ecco l’edificio detto “bidet”, che è ora presidiato da una macchina di vigilantes anche la notte per prevenire tentativi di occupazione da parte degli invisibili. Attorno al parchetto sulla Colombo che versa in condizioni di grave degrado poco più avanti, ecco le roulotte, ne ho contate cinque. Ci sono tutto l’anno, ma d’estate forse si notano di più, perché fa caldo e la gente esce invece di rintanarsi o stende il bucato all’aria. Proseguo attraverso il parco Falcone e Borsellino, dove una bella anguria aperta troneggia su una panchina, frutto di un pic nic domenicale. E lì rimane. Poco più avanti nel ristorante indiano, sono tutti raccolti davanti al tv dove sta per iniziare la finale dei Mondiali. Non sembra interessato Bruno (nome di fantasia) che dorme proprio lì davanti in macchina e ora sta seduto fuori davanti alla saracinesca chiusa di un negozio. Anche lui un invisibile che, con l’estate, esce allo scoperto. Chissà se alla vicina parrocchia Gesù Buon Pastore lo conoscono. Il piazzale davanti, con l’ampio posteggio, è un altro luogo storico del quartiere in cui si trova qualche camper o roulotte. E non sono turisti. Buona estate!

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