A PERUGIA L’ITALIA DIVERSA

Dire no alla cementificazione del territorio. Questa secondo me la priorità in questo momento e credo vadano sostenuti tutti i candidati alle prossime elezioni che mettono chiaramente quest’obiettivo nel loro programma.
Come Urbano Barelli, già presidente di Italia Nostra Perugia, che ho conosciuto quando ha collaborato al mio libro “L’Italia Diversa“. Sarà un piacere presentare il libro con lui a Perugia, dove è candidato sindaco di due liste civiche.
Ecco i dettagli: DOMENICA 18 MAGGIO 2014 ORE 18.00 in Via Dei Priori n.13 presso la Sede del Comitato elettorale delle Liste Civiche per Urbano Barelli Sindaco
Presentazione del libro “L’Italia Diversa. L’ambientalismo nel nostro Paese: storia, risultati e nuove prospettive”, ed. Gribaudo,  a cura di Gabriele Salari.
Con il contributo, fra gli altri, di Urbano Barelli, già Vice Presidente nazionale di Italia Nostra onlus, Franco Iseppi presidente del Touring Club Italiano, Fulco Pratesi presidente onorario del WWF, Giulia Maria Grazia Mozzoni Crespi, Presidente onorario del FAI, Alessandra Mottola Molfino, Presidente nazionale Italia Nostra onlus.

Ne parlano:
Gabriele Salari,  giornalista ambientale e autore de “L’Italia Diversa”.
Urbano Barelli, Presidente e candidato Sindaco delle Liste CreA Perugia e Rinasce Perugia .
Anna Rita Guarducci, Architetto ambientalista.
Lauro Ciurnelli, ambientalista.

“L’Italia “degli italiani a tempo pieno” resiste. Senza clamori. È un’Italia ancora da salvare, certo. Fatta di paradossi: perché nel Paese con la maggiore diversità di paesaggi in rapporto all’estensione del territorio, questa parola, “paesaggio”, spesso resta un concetto astratto. Basta ripercorrere gli ultimi 35 anni per accorgersene, dal disastro di Seveso del ’76, quando dallo stabilimento chimico di Meda fuoriuscirono tremila chili di veleni. E poi l’orrore dell’amianto, il petrolchimico di Augusta, in Sicilia, fino alla catastrofe che scuote l’Europa e il mondo: il disastro nucleare di Chernobyl. Il libro mostra – anche – per immagini gli scempi ambientali che hanno sfregiato il nostro Paese. Ma non è una fotografia pessimista, quella che viene fuori: perché sono tante, le storie di chi ce l’ha fatta, a fare la differenza. Il lavoro tenace delle tante associazioni ambientaliste, che hanno contributo alla progressiva crescita di una radicata cultura ecologica nel nostro Paese, non fa notizia.  Ecco, dunque, la missione del libro: raccontare quanto di buono si è fatto e si fa per la natura. Dando voce ai veri protagonisti di questa battaglia”.

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