ALBANIA, MORATORIA SULLA CACCIA

In Italia il movimento conservazionista ha proposto per anni di istituire una moratoria alla caccia di tre anni per permettere alla fauna di riprendersi. Non è mai stata presa in considerazione. E ora è il governo albanese che ha proposto una moratoria di due anni per l’attività di caccia. “E’ un provvedimento drastico, ma indispensabile, per poter fermare l’ulteriore perdita della fauna selvatica, già ad un suo minimo storico, a causa di una caccia non controllata”, spiega il ministro dell’Ambiente Lefter Koka. Secondo i dati del ministero, il numero di almeno tre particolari specie locali, quali la lepre, la volpe e la quaglia di montagna, sarebbe paurosamente ridotte di oltre 50 per cento negli ultimi 10 anni. Un altro problema viene considerato il mancato rispetto delle regole da parte dei cacciatori albanesi, circa 75 mila, ai quali vanno aggiunti oltre 11 mila di cacciatori stranieri, dei quali la maggioranza sono italiani. La proposta del ministero e’ stata inserita nell’agenda delle prossime tre settimane del parlamento albanese.
Ma forse i cacciatori italiani sono più disciplinati? Non credo, gli abbattimenti di specie protette sono una triste realtà e se sono diminuiti gli episodi è perché è calato il numero dei cacciatori, sia per un fisiologico cambio generazionale che per la crisi economica che fa calare attività voluttuarie e dispendiose come la caccia.

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