MADAGASCAR, UN PARADISO MINACCIATO

Pesca industriale e deforestazione senza freni all’attacco della biodiversità della grande isola.

Mega pescherecci cinesi arrivano e depredano il mare del Madagascar, portando via le risorse ittiche e distruggendo a colpi di piccone la barriera corallina. In sei mesi di pesca hanno esaurito gli stock di granchi dell’area nord occidentale dell’isola africana. A lanciare l’allarme è François-Xavier Mayer, un imprenditore svizzero la cui famiglia si è trasferita qui all’indomani della Rivoluzione Francese. E lui una rivoluzione vorrebbe farla per salvare la natura di quello che ormai considera il suo Paese. «In Madagascar esistono 18 etnie – dice – i più poveri di origine africana sono quelli che vivono lungo le coste, e con l’esaurirsi delle risorse ittiche non sapranno più di che vivere».

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