PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Non volevo perdermi lo spettacolo. Primo giorno di scuola per medie e superiori, il giorno che segna il ritorno alla normalità (leggi caos per Roma e le altre grandi città), il più temuto dalle amministrazioni comunali che in alcuni casi schierano l’intero corpo dei vigili urbani e dai genitori.
Preoccupati questi ultimi non solo del trauma dell’infante per la ripresa scolastica dopo una lunga vacanza, ma di come recapitarlo in aula senza che muova troppo le zampine (si dovesse stancare, di prima mattina!) o che addirittura si bagni. La pioggia, no, eh! Lungi dall’essere un evento naturale e anche benefico, viene vista come una calamità e questo sia nelle puzzolente metropoli che nelle ridenti cittadine italiane. Come ho potuto constatare anche questa mattina pedalando verso l’ufficio, la vicina scuola media era intasata da auto in doppia fila che sembrava una manifestazione di tassisti. Se potessero entrerebbero in auto anche in classe!
Inutile dire che molti di questi infanti sono ormai piuttosto autosufficienti e abitano a poche centinaia di metri dalla scuola, ma
il vizio italico è duro a morire, e così oggi mi sono respirato un’aria più fetida del solito per arrivare in ufficio. Coraggio, la
scuola è iniziata!

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