UN’ITALIA DIVERSA

C’è, in mezzo a tutto quello che ci disgusta, un’Italia diversa che resiste. La troviamo nelle storie che racconta Mario Calabresi ad “Hotel patria” (lunedì alle 21 su Rai Tre), la vedo ogni giorno nelle persone che incontro. C’è Daniela, che veniva a scuola con me, che fa la fotografa e ora partirà per la Mongolia, per portare in dono un’ambulanza. Ci sono Sergio e Sabrina che partiranno per l’Olanda per un giro in bicicletta e con loro ci sarà anche Lorenzo, 19 anni, costretto in carrozzina da un handicap, ma che un po’ pedalerà anche lui grazie a delle bici speciali che possiedono nel paese delle biciclette. C’è Fabrizio, che oggi sta restaurando un portoncino a Collepino, ma che di mestiere restaura gli organi delle chiese in tutta Italia. C’è Erjon, avvocato, che ha perso il lavoro nello studio legale dove lavorava perché si è rifiutato di fare delle fatture false. C’è Eva, giornalista, che alle “proposte” di un noto conduttore televisivo, ha risposto che preferiva continuare a fare il suo lavoro, nonostante tutto. C’è un Italia, poi, che andrà a votare domenica e lunedì 4 sì ai referendum.

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