IL MIO BLOG ORA SU “LA STAMPA”

Da oggi invece di proseguire regolarmente questo blog, come ho fatto dal 2008 ad oggi, curerò un blog su “La Stampa” sui temi della difesa del paesaggio e del territorio, “La nostra Italia”. Vi invito a seguirmi lì o su Twitter. Se invece volete sapere “Chi sono” e quali libri ho scritto siete invece sul sito giusto. Buona lettura!

GLI INVISIBILI

Estate, tempo di incontri. Passeggiando al crepuscolo in Umbria rischi di incontrare un cinghiale o una lepre, mentre se fai una passeggiata sotto casa a Roma l’esercito degli invisibili. Iniziando dal cassonetto sotto casa, chi è che lo avrà svuotato in cerca di qualcosa di recuperabile lasciando tutto a marcire all’aria? Proseguendo la passeggiata, ecco l’edificio detto “bidet”, che è ora presidiato da una macchina di vigilantes anche la notte per prevenire tentativi di occupazione da parte degli invisibili. Attorno al parchetto sulla Colombo che versa in condizioni di grave degrado poco più avanti, ecco le roulotte, ne ho contate cinque. Ci sono tutto l’anno, ma d’estate forse si notano di più, perché fa caldo e la gente esce invece di rintanarsi o stende il bucato all’aria. Proseguo attraverso il parco Falcone e Borsellino, dove una bella anguria aperta troneggia su una panchina, frutto di un pic nic domenicale. E lì rimane. Poco più avanti nel ristorante indiano, sono tutti raccolti davanti al tv dove sta per iniziare la finale dei Mondiali. Non sembra interessato Bruno (nome di fantasia) che dorme proprio lì davanti in macchina e ora sta seduto fuori davanti alla saracinesca chiusa di un negozio. Anche lui un invisibile che, con l’estate, esce allo scoperto. Chissà se alla vicina parrocchia Gesù Buon Pastore lo conoscono. Il piazzale davanti, con l’ampio posteggio, è un altro luogo storico del quartiere in cui si trova qualche camper o roulotte. E non sono turisti. Buona estate!

IN VIAGGIO CON LA RAINBOW

“Balene a prua, balene…”il capitano Joel entra nel nostro ufficio sul ponte alto della Rainbow Warrior per annunciarci l’avvistamento. In un attimo si radunano in prua marinai, ufficiali e binocoli pronti facciamo in tempo a osservare la pinna caudale del cetaceo prima che si immerga di nuovo. Un bellissimo capodoglio. Intanto Joel mette i motori al minimo senza cambiare rotta (la nave di Greenpeace deve arrivare in tempo all’appuntamento che abbiamo) e riusciamo a osservare di nuovo il capodoglio e dopo un po’, a una certa distanza, un gruppo di delfini. Il mare è davvero una tavola e facilita il whalewatching mentre ci impedisce purtroppo di mettere le vele. La Rainbow Warrior, nonostante il peso di 800 tonnellate, è perfettamente in grado di andare a vela, quando le condizioni lo consentono. Dobbiamo accontentarci del motore elettrico, alimentato da un diesel, ma comunque l’efficienza energetica di questa nave rimane alta. Il motore principale, più impattante, non lo usiamo mai. La stessa energia elettrica viene impiegata per spostarci e per i consumi di bordo, come il pc che sto usando ora. Si potrebbero scrivere pagine e pagine su questo fantastico equipaggio, 14 nazionalità diverse, tutti uniti da un unico obiettivo, portare il messaggio “Non è un Paese per fossili” in tutta Italia e poi negli altri Paesi del Mediterraneo. L’emozione più forte, oltre al mare nel quale navighiamo, ce la danno i volontari che ci accolgono in porto col loro entusiasmo. A Genova, ma anche a Civitavecchia, tappa a sorpresa, dove a visitare la nave guidati dai volontari sono stati in mezza giornata, ben 450 persone. A Palermo, poi, non si sa come hanno fatto in mille a trovare la Rainbow, ormeggiata seminascosta nel porto commerciale. L’accoglienza palermitana è stata davvero fantastica (e non parlo solo dei cannoli!).

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