BISOGNA RALLENTARE

 

Ricevo e pubblico: Ciao Gabriele, ho cominciato a leggere il tuo “Diario Umbro”: lo trovo davvero molto piacevole! Mi trasmette un senso di vita “rallentata”, come deve essere quella che si trascorre a Collepino e dintorni. Anni e anni di esperienze naturalistiche danno i loro frutti anche nello scrivere un libro apparentemente senza pretese scientifiche!
Mi piacerebbe percorrere gli itinerari che descrivi nel libro, in bici o a cavallo.
È proprio vero: la religione permea il nostro paese rofondamente: ne sono orgogliosa, perché nonostante la globalizzazione nelle zone più provinciali ha un significato davvero storico: lo si intuisce già dai nomi dei paesi o delle feste, dalle edicole dedicate alla Madonna disseminate sulle strade, dalle storie dei santi che le guide turistiche riportano come curiosità o che qualche
coraggioso nostalgico raccoglie in libri poco diffusi.
Ne ho letto qualcuno, di questi testi: mi piace scoprire le vecchie
tradizioni, dalle leggende agli aneddoti sulle vicende belliche, dalle ricette tipiche alle proprietà più o meno vere attribuite alle piante, dalle superstizioni alle abitudini derivate da reali necessità.
Anche qui in Emilia, dove siamo tutti un po’ contadini, tutti molto legati alla terra e ai suoi frutti, non è difficile trovare occasioni per rievocare i “tempi antichi”, prime fra tutte il dialetto (che anche Danilo sta già imparando) e la cucina.
Non dico che la modernità sia un male a priori, perché ci facilita la vita in molteplici maniere, ma mi rendo conto che ci fa andare sempre più veloci, facendoci dimenticare di rallentare come si può fare solo in un bosco, in un prato, nel mare. Ci fa dimenticare come si fa a cogliere la bellezza nella semplicità, ad individuare l’importanza delle persone comuni, quelle che, come
dici tu, “piacciono tanto a Dio”.
Grazie mille del bel dono che mi hai fatto: tante pagine che mi permettono di evadere dalla vita frenetica del quotidiano, dopo aver spento il telefono, scaricato le e-mail, sparecchiato, messo a letto il pupo e lavato i denti. Ora so dove trovare un po’ di relax. Sofia

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