NO ALL’EFFETTO SISMA SUL TURISMO ABRUZZESE

“Il terremoto non può e non deve cancellare il turismo che può essere una risorsa determinante per risollevare l’Abruzzo dalla lunga onda del sisma”. A dichiararlo è Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale del CTS.
Anch’io dopo aver visitato il parco qualche settimana fa insieme ai Forestali per realizzare un servizio del Tg1 proprio su questo tema ho tratto questa convinzione. Bisogna aiutare gli abruzzesi andando lì in vacanza.
La voglia di ricominciare è forte, bisogna fare appello a tutti i colleghi giornalisti perché raccontino la realtà del parco d’Abruzzo dove il terremoto non ha portato danni ma solo il tracollo del turismo.
In una zona come l’Abruzzo, dove l’economia si regge molto sui flussi turistici, il sisma assume volti nuovi ma sempre preoccupanti: risultati deludenti per il weekend pasquale, circa 200 gite scolastiche di primavera annullate solo nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo ed una pioggia di disdette in alberghi, residence e appartamenti privati fino ad agosto.
“Nonostante non in tutto l’Abruzzo si siano verificati danni e i servizi turistici offerti specie della costa vengano regolarmente garantiti con la consueta continuità, il turismo ne sta risentendo fortemente con ripercussioni immaginabili del blocco dell’economia locale” continua Di Marco. Le località costiere e i Parchi Nazionali, luoghi depositari di una ricchezza ambientale incommensurabile, possono ospitare in tutta sicurezza tutti coloro che vogliono recarsi in queste zone. Gran parte della regione è perfettamente fruibile, ha strutture sane e una stagione estiva alle porte da non cancellare.

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