TORNA NEI NOSTRI CIELI IL POPOLO MIGRATORE

Dal sito di Famiglia Cristiana un mio contributo:
Binocoli puntati al cielo in questi giorni per assistere all’arrivo dei grandi migratori, veri e propri maratoneti dell’aria. Oggi, 8 maggio, e domani, domenica, migliaia di persone parteciperanno in 40 Paesi del mondo al World Migratory Bird Day, che vuole festeggiare la migrazione degli uccelli e attirare l’attenzione sulle minacce che incontrano nel loro lungo viaggio.
Ben lo sanno i volontari che partecipano al ventisettesimo campo internazionale per la protezione dei rapaci e le cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina.
Grazie agli sforzi delle associazioni coinvolte (Wwf in testa, che festeggia domani anche la Giornata delle Oasi con molte iniziative in tutta Italia) e all’impegno dei tantissimi volontari, il bracconaggio è stato drasticamente ridotto e gli uccelli che passano ogni primavera sono a poco a poco aumentati.
In questo periodo le specie trans-sahariane, che hanno passato l’inverno nell’Africa meridionale, tornano nel Belpaese, oppure fanno scalo in Italia per riposare, fare il pieno di cibo e proseguire verso Nord. Il transito dei viaggiatori piu’ precoci e’ stato rimandato di qualche giorno, a causa della nostra primavera piuttosto fredda e piovosa. ”Secondo i nostri dati c’e’ l’indicazione di una migrazione ritardata – spiega Fernando Spina, dirigente di ricerca dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) – di circa una settimana. E’ quanto emerge da un primo quadro della nostra rete di rilevamento, composta da volontari sparsi nel Mediterraneo centro occidentale, inclusa la Grecia. Si tratta del ‘Progetto piccole isole’ dell’Ispra, con stazioni attive da 23 anni tra il 16 aprile ed il 15 maggio, ed alcune, come Ventotene, dove la copertura e’ piu’ estesa, da inizio marzo a fine maggio”.

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