UN AMICO DEGLI ANIMALI

“Credo che ciascuno scelga l’animale che più gli somiglia per carattere. Io per esempio sono un libertario e sul mio blasone, se lo avessi, scriverei “non amo comandare, ma non amo neanche obbedire” così pensava Giorgio Celli, e chissà se hanno scritto queste parole sulla sua lapide, ora che la malattia lo ha portato via un mese fa. Oltre ad essere etologo e docente di entomologia (noto il suo interesse per le api, che studiava come indicatori dell’inquinamento ambientale), è stato conduttore televisivo per Rai Tre con il programma “Nel Regno degli animali”. E poi scriveva, tantissimo, di saggistica, narrativa, teatro e poesia. Ha recitato in teatro ma anche per il cinema, in alcuni film di Pupi Avati. Come parlamentare europeo per i Verdi si è impegnato molto per l’ambiente, ma lo ricorderemo più come divulgatore, per il suo approccio poco accademico e molto familiare. Era come un vecchio zio barbuto che si sedeva sul sofà, col gatto sulle ginocchia, e lo accarezzava mentre spiegava i misteri degli animali e della vita sulla Terra.L’ho intervistato più volte negli anni. Qualche mese fa lo incontrai all’inagurazione della mostra di un comune amico scultore naturalista, a Milano, e mi diede un passaggio fino in Emilia dove ero diretto anch’io. Appariva molto affaticato, ma certo non pensavo che lo avremmo perso a breve.

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